LASIT FAQ

domande e risposte

LASIT risponde alle domande più frequenti sulla marcatura laser: tecnologia, prezzi, macchine e software di marcatura.
Hai domande relative ai software FlyCAD o  FlyControl?
Clicca qui sotto.

Per capire qual è il laser adatto al proprio prodotto bisogna identificare il materiale. Tutti i metalli possono essere marcati con il Laser a Fibra (il più diffuso), mentre le plastiche possono essere marcate con il Fibra tradizionale, Fibra MOPA, Laser Verde, il Laser UV. Per i materiali organici quali legno e vetro il laser più adatto è sicuramente il CO2.

Cliccando qui puoi prenotare una consulenza gratuita e inviarci i tuoi prodotti per effettuare dei test gratuiti.

Per scegliere il prodotto giusto dobbiamo individuare le nostre esigenze. Il materiale da marcare influenza la scelta della sorgente. Il laser più diffuso è il laser a Fibra, nella sua versione standard, MOPA o Picosecondo. Dopo il materiale, scegliamo il marcatore laser in base a: produttività, tipo di lavorazione, dimensioni e forma del componente. Qui trovi un articolo specifico dedicato a questo argomento e qui puoi prenotare una consulenza gratuita con un nostro esperto.

I principali fattori da considerare sono: la sorgente, il tipo di marcatrice (stand alone o completa di automazione), eventuali accessori aggiuntivi. In questo articolo spieghiamo approfonditamente da cosa dipende il costo di un marcatore e cosa dovresti considerare prima di acquistarne uno.

I marcatori laser LASIT rispettano tutti i parametri e le norme dell’Industria 4.0. Essi si interfacciano con i sistemi MES-ERP della fabbrica dei clienti e sono in grado, attraverso il software FlyCAD, di gestire in automatico sequenze di dati e automazioni complesse. Qui trovi un approfondimento sulla marcatura laser e l’Industria 4.0.

Tutte le marcatrici laser LASIT rispetto le norme per conformarsi all’Industria 4.0. Questo vuol dire che è possibile interconnettere la macchina ai sistemi di fabbrica del cliente. Per farlo è necessario un intervento del tecnico ICT del cliente che predispone il sistema affinché esso comunichi correttamente con la marcatrice laser. Qui puoi trovare un approfondimento tecnico in merito alla Industria 4.0.

Le marcatrici laser sono molto versatili in termini di applicazione. Il principale fattore da considerare è il materiale dei componenti e le loro dimensioni. Se la sorgente è adatta al materiale e il pezzo è adeguato meccanicamente allora non c’è nessun bisogno di cambiare sistema laser.

La vita media di un laser a Fibra è uguale a 100.000 ore di operatività. Ciò vuol dire che potrebbe lavorare ininterrottamente per moltissimo tempo senza subire nessuna mutazione nelle prestazioni. Una marcatrice laser può durare anche dieci o venti anni, in dipendenza dall’utilizzo e dalla cura che se ne ha.

La garanzia di una marcatrice laser LASIT di base ha una durata di due anni. C’è la possibilità di estendere la garanzia allo scadere dei 24 mesi.

Certo. Dopo l’istallazione della marcatrice laser siamo sempre a disposizione per offrire supporto sia da remoto, sia in loco ove richiesto.

La marcatrice a micropercussione utilizza una punta meccanica molto rumorosa, è meno precisa e non ha nessuna versatilità nell’applicazione. Con il laser siamo in grado di marcare qualunque logo o grafica in tempi brevissimi. Inoltre, non c’è bisogno di sostituire la penna poiché lo spot del laser non si danneggia. Qui puoi trovare un articolo in cui spieghiamo perché la marcatura laser è più conveniente della micropunti.

Il laser è sicuramente la tecnologia più ecologica per marcare o incidere codici e loghi sui propri prodotti. Un marcatore laser non ha consumabili come inchiostro o tinte, e non ha bisogno di sostituire frequentemente i suoi componenti come succede con la micropercussione (di cui parliamo in questo articolo). Qui puoi trovare un approfondimento sull’ecologia del laser pioniere di un mondo più verde.

Questo dipende dalla loro classe di sicurezza. Le classi vanno dalla IV alla I e determinano i rischi che il laser ha per l’uomo e i dispositivi di protezione necessari al suo utilizzo. I sistemi laser di classe 1 sono quelli più sicuri per l’operatore. Anche in caso di contatto prolungato con gli occhi e con strumenti ottici non causano danni, perché hanno una potenza in uscita di pochi microwatt. In questo articolo abbiamo approfondito le diverse classi e le loro caratteristiche.

L’integrazione dei laser in linea è una procedura molto comune. I laser LASIT possono essere facilmente integrati in linee automatiche. Scopri di più sui nostri Powermark visitando la sezione dedicata.

Con il laser è possibile marcare su oggetti cilindrici. Questo è possibile sia perché il laser ha una certa tolleranza di fuoco, sia perché possiamo sfruttare la testa a 3 assi per realizzare la marcatura 3D. Qui trovi un approfondimento sulla Testa a 3 assi per la marcatura di oggetti cilindrici.

Entrambi i laser hanno la sorgente a Fibra. Il MOPA è caratterizzato dalla possibilità di controllare la durata dell’impulso, il che è particolarmente utile per la marcatura delle plastiche evitando le bruciature. In questo articolo approfondiamo le principali differenze e i vantaggi del MOPA.

Sì. LASIT effettua dei test di marcatura sui tuoi prodotti gratuitamente. Nel nostro laboratorio abbiamo a disposizione dodici sorgenti laser per garantire sempre un servizio di eccellenza e ottenere il risultato richiesto nel più breve tempo possibile.

Grazie allo spot del laser possiamo marcare DataMatrix anche di 0.5mm quadrati senza per questo inficiare la loro qualità e leggibilità.

Nel mondo della marcatura laser esistono diversi tipi di sistemi di visione. In base all’applicazione il sistema cambia secondo le specificità richieste dal tipo di analisi. I due tipi più utilizzati sono il sistema di visione laterale e TTL. Approfondiamo le loro caratteristiche e quando usarli in questo articolo.

Le differenze tra marcatura e incisione laser sono sottili ma ci sono. In termini di effetto estetico, quest’ultimo è visibile solo in alcune applicazioni. In questo articolo spieghiamo quali sono le differenze tra marcatura laser e incisione. In questo invece illustriamo i passaggi di realizzazione di una marcatura.

Per mettere a fuoco è necessario che la testa di scansione del laser si trovi alla giusta distanza dall’oggetto da marcare, che è posizionato sul piano. Questa distanza dipende dalla focale utilizzata. Su ogni testa di scansione LASIT è riportata l’etichetta che indica la focale. LASIT ha sviluppato il sistema di Smart focus per facilitare la messa a fuoco, altrimenti realizzata manualmente.

Innanzitutto, per capire se i filtri sono intasati, bisogna effettuare un controllo tramite software oppure utilizzando la consolle dei comandi sull’aspiratore. Clicca qui per vedere il video in cui spieghiamo passo per passo come sostituire i filtri dell’aspirazione.

Abbiamo realizzato questo video, il quale ti illustrerà passo per passo come eseguire la procedura necessaria a trovare l’indirizzo IP del laser.